L’ibisco, hibiscus, originario delle zone tropicali del continente asiatico e delle isole dell’oceano Pacifico, appartiene alla famiglia delle malvaceae, conta un numero molto elevato di specie la maggior parte delle quali coltivate a scopo ornamentale, ma alcune anche a scopo alimentare (ad es Hibiscus sabdariffa, specie africana, dal quale si ottiene il Karkadè).
Sembra che le prime piante di Hibiscus giunsero in Olanda, nel 1500 dalla Turchia. Ghislain de Busbecq, uno studioso di botanica e ambasciatore fiammingo presso la corte di Solimano il magnifico a Costantinopoli, mandò in patria parecchi esemplari e specie botaniche; da allora arricchiscono con i loro sgargianti fiori i giardini di tutta Europa.
Quelli che troviamo comunemente nei giardini di tutta Italia, comprese le regioni a clima freddo, è Hibiscus syriacus. E' una specie originaria di Cina e India, portato in Europa da secoli, ove si è talora spontaneizzato.
E' una specie molto rustica, decidua, piuttosto frugale, che vegeta bene anche in terreni non particolarmente fertili. Resiste a temperature inferiori a -15°C e può essere coltivato all'aperto anche in zone di montagna, sia sugli Appennini che sulle Alpi. Ha foglie caduche con uno spiccato polimorfismo, da triangolari a trilobate, più o meno dentate ai margini. Fiorisce in estate, in genere ininterrottamente da giugno a settembre e, talora anche fino ad autunno inoltrato. La specie botanica ha i classici fiori semplici, campanulati, color malva, con occhiatura rosso scuro alla base dei petali, mentre le specie successivamente ottenute mediante ibridazione, possono avere fiori semplici, semidoppi o anche doppi con toni che vanno dal bianco puro al rosa, fino al rosso violaceo (o magenta) e all'azzurro, con o senza occhiatura alla base del petalo. Non presentano mai i colori giallo, arancio o rosso pomodoro.
D'inverno perde le foglie, che rimette nella primavera successiva, senza subire danni di gelo, vento, freddo e neve. Tutte le varietà appartenenti al gruppo degli H. syriacus non necessitano di alcuna protezione invernale, possono essere piantati tranquillamente all'aperto in qualunque zona d'Italia, da Nord a Sud.
L'Hibiscus più diffuso nei giardini del Sud Italia è invece Hibiscus rosa-sinensis, a portamento arbustivo e sempreverde. Anch'esso originario della Cina, proviene però da zone a clima mite o sub-tropicale e pertanto non ha alcuna resistenza nei confronti del freddo. In Italia può restare all'aperto in Puglia, Sicilia, lungo le coste della Campania e naturalmente nelle Isole maggiori, ove è effettivamente spesso un protagonista dei giardini pubblici e privati, in associazione con le Bouganvillea, con le quali condivide i colori sgargianti dei fiori. E' una specie sempreverde, con foglie coriacee, verde scuro, lucide, irregolarmente ovali e generalmente dentate ai margini.
I fiori, prodotti per la maggior parte dalla primavera all'autunno, sono più grandi rispetto ad H syriacus, imbutiformi e dai colori caldi, di solito rosso pomodoro o rosso scuro, arancio, giallo, rosa o violacei; più raramente malva o crema, toni che si riscontrano in varietà derivate da selezioni recenti. Hanno in effetti un aspetto molto esotico, motivo per il quale sono assai apprezzati. E' una pianta che si trova facilmente anche nei mercati del Nord, ma solamente dalla primavera all'autunno, dal momento che non resiste ai rigori dell'inverno e quindi viene utilizzata come pianta stagionale per via della bella e prolungata fioritura. Con l'arrivo dell'autunno, Hibiscus rosa-sinensis deve essere ricoverata ad almeno 7-10°C, o, al limite, anche in casa: se lasciato ai rigori invernali muore già attorno agli 0°C.
Questo è il motivo per cui non coltiviamo questa specie, dal momento che non disponiamo di serre ove mantenere queste temperature.
Negli ultimi anni è aumentata anche la diffusione e coltivazione di Hibiscus moscheutos e coccineus, o ibridi da essi derivati.
Con il termine Hardy Hibiscus si definisce un gruppo di Hibiscus di origine nordamericana derivati da numerosi e ripetuti incroci e re-incroci fra H. moscheutos, H moscheutos subsp. palustris, H. coccineus, H laevis. Relativamente poco presenti fino ad un decennio fa, negli ultimi anni gli Hardy Hibiscus si sono sempre più diffusi nei giardini italiani, anche se non hanno ancora raggiunto il livello di protagonismo di cui già godono da tempo in Nord-Europa.
Il segreto del loro crescente successo sta nella ormai larga disponibilità di varietà, diverse fra loro per tipo di fogliame, colore del fiore e dimensioni della pianta, ma anche per la resistenza al freddo, per la facilità di coltivazione e l’adattabilità ad un ampio spettro di terreni. Ciò che più spicca tuttavia, è la grandezza dei fiori, che, in molte varietà, raggiunge dimensioni davvero “strabilianti” in rapporto allo sviluppo della pianta, talora fino a 30 cm di diametro. Gli ibridatori infatti stanno lavorando moltissimo su questa specie, creando, ogni anno nuove varietà da immettere sul mercato.
Sono piante non propriamente arbustive, quanto piuttosto grandi erbacee perenni. In primavera infatti sviluppano molto rapidamente una parte aerea talora importante, anche superiore ai 2 m di altezza e, a partire dall'estate, aprono fiori enormi, con colori che possono andare dal bianco al rosa più o meno carico, porpora, fino al rosso sangue o rosso scuro. Non hanno invece i colori giallo, arancio o azzurro/blu. L'aspetto dei fiori induce a credere che siano piante prettamente tropicali e quindi non resistenti al freddo. In realtà queste piante svernano anche sotto la neve comportandosi da erbacee perenni: con l'arrivo del freddo la parte aerea secca completamente e restano solo dei rami legnosi, simili a canne secche.
Nella primavera successiva la parte aerea non si rigenera dai rami dell'anno precedente, ma dal rizoma basale, che sverna sottoterra e quindi non risente del freddo e che, di anno in anno, si allarga e produce nuovi rami. La parte vecchia dell'anno precedente può essere completamente eliminata già in autunno, anche se in genere si lascia fino alla primavera come riferimento per la posizione della pianta. Queste ultime sono quindi piante che non necessitano di protezione invernale, da Nord a Sud. e sono note nei paesi anglosassoni anche con il nome di Hardy Hibiscus. Alcune varietà appartenenti a tale gruppo sono pertanto presenti in vivaio.
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