Mademoiselle Coco Chanel e le Camelie

07/04/2017 -  Per Coco Chanel, 100 erano i modi per indossare una camelia:  nel guardaroba di “Mademoiselle”  la camelia apparve nel 1913 e, dal 1923, fu utilizzata come accessorio diversamente ed abilmente  coniugato  tanto da divenire il simbolo del suo stile assieme alle doppie C.

Coco Chanel non ha scelto  una qualunque camelia bensì la varietà Japonica Alba Plena : fiore doppio, compatto e dal profumo inteso, secondo la leggenda era il suo preferito da quando lo ricevette in dono da Capel, il suo unico vero amore.

La camelia viene da Cina e Giappone, appartiene al genere delle theacee  infatti dalle foglie essiccate della bella Camelia Sinensis si ricavava il the. Questa varieta’ e’ molto robusta e sopporta il gelo ma nel mio giardino ahime’ ….non ha superato il  gelido inverno appena trascorso….

In Italia la camelia , o più correttamente e botanicamente “camellia”,  arrivo’ tardi nel 1760 alla reggia di Caserta , nel giardino inglese, pegno d’amore dall’ammiraglio Nelson a lady Emma Hamilton, ma la vera passione per questo fiore scoppiò dopo la pubblicazione del romanzo “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas nel 1848.

Dimenticate le camelie se avete un giardino esposto al sole, sono piante decisamente da ombra o da giardini parzialmente in ombra

Nel mio giardino, sotto l’ombra filtrata delle querce, ho creato un boschetto di camelie, varietà più alte sullo sfondo e a decrescere verso il bordo arrivando alla camelie nane che amo particolarmente .

Le camelie nane o miniature sono poco conosciute eppure sono molto interessanti per il portamento e le risorse nel planting design. Personalmente le uso alla base delle camelie più grandi per dare una continuità compositiva o mista ad azalee. Il loro portamento prostrato e morbido ricorda le damigelle che precedono la sposa: in questo caso, l’esemplare grande di camelia alle loro spalle.

Alcuni nomi di deliziose miniature: Cinnamon cindy (USA 1967), baby bear (Nuova Zelanda 1976), Sweet Emily Kate (Australia 1983), Adorable.

Alla porta d’ingresso della mia  casa, in vaso, ho una camelia stupenda e l’unica profumatissima (si sa che le camelie in genere sono assolutamente prive di profumo) così ne posso sentire la fragranza senza dover attraversare il giardino e raggiungere la zona d’ombra sotto le querce, al boschetto delle camelie. Anche i miei ospiti apprezzano. La High Fragrance proviene da ibridazioni partendo da una camelia japonica.

Come in tutte le cose che ci appassionano la parte piu’ elettrizzante e’ quella della scelta e dello studio di chi sara’ la prescelta da ospitare in giardino.

Enrico, proprietario del vivaio “Le camelie del generale”, ormai mi conosce da anni e sa che desidero sempre camelie già  grandi secondo la regola “signora grande (leggi anziana) camelia grande)”e ogni trapianto delle sue camelie nel mio giardino richiede la gru, ma soprattutto tanta attenzione e cura da parte sua per l’attecchimento, rigorosamente fatto in novembre nel periodo di dormienza della pianta.

 

Se volete saperne di più ecco dei siti interessanti:

https://internationalcamellia.org/ www.camelieantiche.com/

http://www.lecameliedelgenerale.it/

se siete in nella zona della Lucchesia nel prossimo weekend  segnalo la mostra XXVIII Mostra Antiche Camelie della Lucchesia 11/12 18/19 25/26 Marzo 2017

da leggere

 

Curiosità: Ettore Rolando, generale di Artiglieria in pensione morto a 101 anni ! appassionato di piante fondò il vivaio “Le camelie del generale” e oggi è’ una delle collezioni più vasta ed importante d’Italia e per una volta non ci dobbiamo spostare al nord per inseguire piante belle rare ed interessantissima ma dobbiamo arrivare solo a Velletri!

Foto di Annamaria Molteni

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