IL GIARDINO DELLE FARFALLE
Progetto Didattico per tre classi di terza elementare della Scuola "Marie Curie" in località Le Rughe, Formello (RM).
in collaborazione con il Rotary club Roma Olgiata.
Con lo sviluppo costante delle nostre città, diminuiscono i prati naturali, habitat per farfalle, uccelli e piccola fauna selvatica con il rischio dell’estinzione di molti insetti Fortunatamente però attrarre gli insetti impollinatori è davvero facile.
Anche in città, nei giardini privati o in quelli condominiali è possibile creare delle colorate e "gustose" zone per le farfalle ed insetti utili.
Per un giardino delle farfalle di successo è necessario fornire il nutrimento non solo alle farfalle adulte, ma anche ai bruchi, che rappresentano la loro forma larvale.
Ogni giardino, per quanto piccolo, può dunque costituire un'oasi dove le farfalle possono nutrirsi, riprodursi, sostare durante gli spostamenti.
I giardini per le farfalle contribuiscono così a formare degli importanti “corridoi” tra le aree naturali ancora esistenti.
L’associazione Giardinando, specializzata in botanica e strategie operative/didattiche per rendere fattibili e fruibili i giardini dedicati agli insetti impollinatori sviluppa un progetti che si articola in due parti.
Area teorica
Area pratica
La pianta nutrice delle farfalle per eccellenza è la Buddleja conosciuta anche come lillà d’estate ma anche albero delle farfalle in quanto i suoi fiori spettacolari attirano numerosi insetti, è un arbusto appartenente alla famiglia delle Buddlejaceae.
(Febbraio 2024)
28.01.2024 - La terra - Impariamo a prenderci cura di un piccolo spazio tutto nostro, preparando la terra affinchè sia soffice e fertile.
18.02.2024 - La semina in serra - porre i semi nel semenzaio e aspettare che germoglino
24.03.2024 - La piantagione - mettere a dimorea, nel nostro piccolo spazio, le piantine ormai germogliate
21.04.2024 - Pulizia e ordine - estirpare le erbe infestanti che suntano dove non devono
19.05.2024 - Fare in modo che alle nostre piantine non manchi l'acqua e i sostegni dove arrampicarsi - controllare gli insetti che minacciano la loro salute
16.05.2024 - La raccolta - finalmente inizio a raccogliere i prodotti dell'orto e ad imparre come cucinarli e/o conservarli
E infine... la festa!
Prepariamo e gustiamo un pasto utilizzando i nostri prodotti
Info e prenotazioni su:
info@giardinandolgiata.it
Wathsapp 3383819195 - 3381512352
Gli incontri si solgono la domenica dalle ore 10.30
ISCRIZIONI APERTE FINO AL 25 GENNAIO 2024
Libri per bambini, per adulti, per adulti/bambini, per insegnanti a 360°, per educatori, per genitori "giardinieri" e per nonn che trasmettono la loro saggezza "verde" ai nipoti
E' uno dei libri che uso molto nelle scuole. Lo trovo interessante e mi da tantissimi spunti con i bambini che scoprono il fantastico mondo sotto i loro piedi.
Le immagini sono chiare e significative e il libro percorre la vita degli insetti sotto la terra dall’autunno alla primavera, dall’ estate alla stagione invernale quando, là sotto, la vita continua anche se al rallentatore.
Abituare i bambini a guardare oltre, non fermarsi al tronco degli alberi ma seguire con l’ immaginazione il percorso delle radici che incontrano i funghi sotterranei, altre radici, lombrichi e altro nel grande regno sotto i nostri piedi.
Dai 3 anni.
Ormai i bambini hanno imparato la differenza tra i tre tipi di geofite e sanno che alcune di loro si piantano in autunno mentre altre, come i tuberi di dalia, si piantano in primavera. E che gioia quando spuntano dalla terra regalandoci meravigliosi colori!!!
Il programma di storia di terza elementare prevede gli aspetti fondamentali della preistoria e l'evoluzione dell'uomo.
D'accordo con le insegnanti, il progetto di Giardinando, ha percorso le stesse tappe dell'evoluzione del pianeta.
Come è diventata verde la terra?
Quali sono state le prime piante e come queste si sono evolute da gimnosperme ad angiosperme ?
Cosa mangiavano i dinosauri?
Come mai Dio ordino' a Noè di imbarcare nell'Arca solo gli animali e nemmeno una piantina?
Creiamo un aiuola di piante "antenate": ginkgo biloba, felci, equisetum, cicas.
Niente di più bello che vedere i bambini ricevere gli attestati, applausi e strette di mano dai Presidente del Rotary.
E' la conclusione di un anno di lavoro: i bambini presentano il loro orto ed il loro "giardino delle farfalle" orgogliosi dell'attenzione dei genitori e dei nonni.
anche io sono felice.....è stato bello!!!
I bambini della seconda elementare mi hanno accolto con gioia e tanta voglia di ricominciare ad occuparsi del giardino.
E' stato bello riunirsi in circolo per ricordare quanto fatto lo scorso anno e ripulire i cassoni dalle erbacce. Purtroppo nella scuola non abbiamo terra a disposizione percio' dobbiamo accontentarci di casse di legno piene di terra.
Abbiamo piantato insalata, carote e coriandolo che sono piante "amiche" .
A novembre prepariamo le mangiatoie per gli uccellini...ci aiuta il "nonno" di un bambino della classe.
Il secolo scorso
Già nel 1850 in Inghilterra Gertrude Jeckyll, valente artista, progettista e teorica del giardino e del giardinaggio, si occupo’ dell’importanza di un’educazione “al verde” per i bambini.
Vissuta a cavallo del diciannovesimo secolo (1843 – 1932), ha rinnovato, sperimentato e divulgato l’arte del giardini, con un’inesauribile, lucida passione
scrisse un appassionante libro “Gardens and children” nel 1908 oggi ristampato ed attualissimo. Gertrude dedica questo suo lavoro al rapporto speciale tra natura e infanzia: secondo l’autrice i bambini dovrebbero poter essere liberi di stare in giardini pensati secondo le loro esigenze di liberta’, movimento e curiosita’, luoghi dove possano comprendere il processo di crescita delle piante ed essere responsabili di un piccolo spazio di terra; dunque la natura come scenario fondamentale dell’educazione.
Eppure, anche in Italia, all'inizio del secolo scorso, Maria Montessori aveva intuito il legame speciale esistente tra infanzia e natura, cogliendone le immense potenzialità educative. Infatti nel suo primo libro, “Il metodo della pedagogia scientifica applicato nelle Case dei bambini”, Maria Montessori dedica un intero capitolo a «La natura nell'educazione» in ambito scolastico. Nelle sue idee e’ molto simile alla coetanea Gertrude Jeckill ma di gran lunga piu’ incisiva nella strutturazione didattica sottostante. Anche per Maria Montessori non esiste scuola senza uno spazio verde che risponda all’interesse spontaneo dei bambini.
ad oggi non e' ancora molto diffusa nelle scuole la cultura del verde in Italia mentre l'Europa ha moltissime scuole provviste di orti didattici, nella sola Parigi sono presenti piu' di 600 di questi orti.
Nonostante la bellezza dei giardini dell’antica Roma, anticipatori dei giardini del 400 e del 500 con il principale compito di dare lustro alle corti dei principi, dobbiamo ammettere che l’Italia non ha sviluppato, al di la’ dei grandi giardini storici, una significativa tradizione “giardinera” a livello capillare, e ancora oggi sapere di giardino e’ una conoscenza di nicchia spesso relegata alla terza eta’.
Disegno di legge, proposta.
Il disegno di legge presentato dalla senatrice Cirinnà a marzo 2015 segue l’esempio del movimento statunitense “No child left inside” che ha ottenuto dal Governo degli Stati Uniti una legislazione e fondi per la formazione che assicurassero ai ragazzi tempo all’aperto in giardini e spazi verdi.
Dal testo della proposta :
“Negli Stati Uniti, numerose e recenti ricerche dimostrano come la mancanza di tempo regolarmente trascorso in natura, o semplicemente all'aperto, o comunque a contatto con il verde, creino nello sviluppo del bambino patologie sia psicologiche che fisiologiche, quali deficit dell'attenzione, obesità, problemi alla vista, depressione. Il fenomeno, denominato "Nature Deficit Desorder" da Richard Louv nel 2005 nel libro Last Child in the woods, negli Stati Uniti è stato molto discusso e ha visto la nascita di un grande movimento chiamato "No child left inside", che ha ottenuto che il Governo degli Stati Uniti, a più livelli, fornisse fondi per attivare formazione agli insegnanti, ai genitori e ad altri operatori dell'infanzia e adolescenza per organizzare in maniera strutturata attività e incontri in natura, nonché una legislazione in grado di assicurare ai ragazzi, durante l'orario scolastico, del tempo all'aperto, in giardini e spazi verdi. Nel nostro Paese studi recenti rilevano come le scuole italiane con giardini o aree verdi disponibili siano in costante diminuzione, facendo posto a cortili cementificati dove trascorrere la ricreazione".
la nostra Associazione propone progetti nelle scuole con progetti continuativi e non laboratori sporadici che hanno ben poco impatto nei bambini.
D’altro canto il percorso delle conoscenza non si arresta per tutta la vita in un “apprendimento continuo”. Il sistema/mondo botanico che ci circonda e’ talmente vasto e complesso che chi e’ appassionato di giardino non smette mai di imparare.