Giardinando Olgiata nasce nel 2012, per volontà di Annamaria Molteni e Fulvia
Midulla, in collaborazione con la Pro Olgiata che dal 1989 opera sul territorio per la tutela dell'ambiente e la salvaguardia del comprensorio.
Oggi è un'Associazione e si focalizza sulla tutela dell'ambiente e sulla Cultura
del Verde rivolta a tutti, soprattutto ai bambini e alle persone in difficoltà, handicap o svantaggio culturale e sociale.
Realizza corsi per principianti ed appassionati, visite guidate a
particolari giardini, seminari, workshop, attività didattica nelle scuole, corsi di metologia didattica e botanica per insegnanti, laboratori
rivolti a persone con disabilità o svantaggio, attività di sostegno all'accesso alla natura a scopo terapeutico (assistenza socio sanitaria), ricerca e promozione delle piante spontanee nel
territorio.
Alcuni sapori, odori, memorie tattili mi portano alla mente stati di benessere antichi, troppo lontani per essere chiamati ricordi, ma immagazzinati nella
grande memoria dei sensi. Che gli odori e sapori siano in grado di evocare in maniera intensa e vivida episodi autobiografici, ce lo spiegano gli psicologi ma è Proust che descrive per
primo un evento simile in relazione all’odore di una “madeleine”:
Ed ecco, macchinalmente, oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d’un triste domani, portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un
pezzo di «maddalena». Ma, nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di focaccia toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Un piacere delizioso m’aveva
invaso, isolato, senza nozione della sua causa.
(M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto, 1913)
Ma senza scomodare Proust e gli psicologi, seppi da mia madre che accanto alla nostra casa di Rimini, dove sono nata e vissuta per i primi due anni, c’era la villetta
di una vicina separata solo da gruppi di siepi basse.
Era lì che mi trovavano spesso con le mani nella terra, il naso nei pomodori, la curiosità di toccare tutto: i petali dei fiori, le foglie, i lombrichi e le
coccinelle.
Io non me lo ricordo, ma so che questo grande amore per il giardino nasce da molto lontano.
Amo il giardino in tutti i suoi aspetti, le sue stagioni, i colori e gli umori della terra, le emozioni di trovare ogni giorno qualche cosa di diverso dal
precedente, le aspettative, le delusioni, le gioie, il lavoro.
Di lavoro ce n’è tanto ma quello dipende dal giardino che desideri: formale con un grande prato o “overplanted” come il mio. Io ci lavoro tanto tutti i giorni ma credo
che per chiunque sia appassionato, il lavoro del giardiniere, sia solo una fonte di soddisfazione. D’altro canto i libri di un famoso paesaggista, Paolo Pejrone, giardiniere lui stesso, si intitolano
appunto “La pazienza del giardiniere” o “ Il vero giardiniere non si arrende”.
Mentre sto scrivendo ed è sera, penso che fuori, nel mio giardino, gli steli continuano ad allungarsi, gli insetti depositano le larve, le radici continuano ad
allungarsi ad esplorare l’oscurità della terra... un giardino sempre in movimento , in sintesi, è la vita.
Esiste qualche cosa di più interessante?
Oltre ad essere un’appassionata giardiniera mi piace condividere: condividere sensazioni, esperienze, consigli, idee perche’ credo nella condivisione come
arricchimento di ognuno.
Ora che sono in pensione ho tutto il tempo per dedicarmi a ciò che mi piace, escluso naturalmente il tempo dedicato alla famiglia e ai nipotini ormai
numerosi.
Da alcuni anni organizzo gli incontri di Giardinando, conversazioni con vivaisti di settore, workshop, visite guidate a particolari giardini e
“Giardinando Kids” dedicato ai bambini.
Se volete prendere un caffè e parlare di piante, potete venire a trovarmi nel mio giardino.