Mimose … ed è già primavera!

15/04/2017 -  Eccoci vicini alla festa della donna e dunque ai pochi giorni di gloria che la mimosa vive nell’arco della sua vita annuale per poi tornare ad essere un albero abbastanza scontato ed anonimo.

Quasi  tutti conoscono la storia per cui si è deciso che l’8 marzo diventasse la Festa della donna. Nel 1908, proprio l’8 marzo, 129 operaie di un’industria di New York rimasero uccise in un incendio, mentre protestavano per le condizioni di lavoro indegne a cui erano sottoposte.

Sono state però le italiane a decidere che il simbolo della festa fosse la mimosa quando nel 1946 l’U.D.I. (Unione Donne Italiane) cercava un fiore che potesse celebrare la prima Festa della donna del dopoguerra e la mimosa ha vinto nei confronti dell’orchidea. In seguito alla mimosa sono stati dati significati simbolici un po’ forzati, in realtà non c’era tanto da scegliere a buon mercato, data la stagione !

Oggi, durante la festa della donna, possiamo anche dimenticare il termine “a buon mercato”!!

La mimosa, che in realtà è un’acacia dealbata, attualmente con l’impazzire del tempo, fiorisce in febbraio ma fino a qualche tempo fa era una fioritura tipica di metà marzo.

Entrambe, mimosa e acacia, sono esemplari delle Fabacee, le stesse, per intendersi, delle fave e dei piselli.

Può essere coltivata anche in vaso ma non diventerà molto grande. Ha bisogno di clima umido perciò soffre in estati particolarmente calde. Gradisce la terra un po’ acida e ben drenata.

La mimosa va potata ogni anno, dopo la fioritura, per mantenere la forma armoniosa della pianta e la compattezza della chioma.

Si riproduce per seme e per talea. Il seme, essendo abbastanza coriaceo, deve essere tenuto in acqua una notte prima di essere piantato.

In giardino: considerata la breve ed anticipata fioritura, sarebbe il caso di tenerla a vista per poterne ammirare la magnifica macchia di colore dalla finestra, ma non tanto vicino alla casa poiché la pianta ha un apparato radicale molto robusto ed esteso: le radici sporgono anche diversi metri di distanza dalla pianta madre e quindi va tenuta sotto controllo. Per la chioma poi bisogna considerare che si allarga e quindi attenzione a non disturbare i vicini mettendola troppo vicino al confine del proprio spazio.

In casa: ispirati alla mimosa,  ci sono piatti che hanno raggiunto la celebrità: tra i più noti, la torta mimosa, il risotto mimosa e il cocktail mimosa.

Nel mio salotto, in questa stagione, riempio un  vaso con limoni e aggiungo i rami di mimosa ottenendo un notevole effetto scenico.

In compagnia di: in giardino, poiché la mimosa  abbellisce con il suo sgargiante giallo solo per poco tempo, si può’ accostare al verde delle foglie  altre piante a fioritura più’ tardiva come la teucoma capensis o un bel ciuffo di buddleja  di vari colori o ancora la lagerstroemia rosa o bianca ad alberello o meglio a cespuglio.

Curiosità

La vera mimosa, meno conosciuta ma interessante, è la mimosa “pudica” o vergognosa, pianta decorativa che ha la caratteristica di chiudere le sue foglie di notte o  se viene sfiorata. E’ interessante vedere un filmato su Youtube su questa strana e curiosa pianta. 

Da un punto di vista simbolico la mimosa pudica non avrebbe certo dato il significato che si voleva ottenere con la figura della donna forte e tenace.

E dunque….buona festa della donna!

CONTATTI

Mail: info@giardinandolgiata.it

Cellulare:

3383819195 3383819195 - 3351595377

Oppure potete usare il nostro modulo online.

Galleria foto

Stampa | Mappa del sito
© Annamaria Molteni Giardinando Olgiata - Largo Olgiata 15 00123 Roma