I bulbi a piantaggione autunnale per colorare la primavera

Chi non conosce i tulipani, gli anemoni o le fresie? Più difficile è definire l’epoca di piantumazione cioè la stagione autunnale!!!

Siamo in ottobre e il tempo, in qualche giornata di sole sembra ancora estivo,  qui a Roma la temperatura arriva spesso sopra i 25 gradi e di certo non è il clima adatto per piantare i bulbi che spunterebbero prima di Natale.

In questi ultimi anni ormai io pianto i bulbi da fine novembre a poco prima di Natale e, naturalmente, non tutti insieme ma a scaglioni per avere fioriture in diversi tempi e quindi per prolungare la bellezza dei colori che per primi abbelliscono il giardino dopo l’inverno.

 

Inizio dai dei più piccoli: muscari  azzurri oppure i mughetti (convallaria majalis) ipheion dai delicati colori rosa pastello o azzurro pallido o ranuncoli da piantare a grandi numeri in piena terra o da riempire i vasi.

Sostengo sempre l’importanza  dei grandi numeri per evitare la delusione di una breve fioritura di sparuti  bulbi al posto di grandi macchie di colore.

In epoche passate le signore camminavano sul terreno gettando manciate di bulbi a spaglio e, dove capitavano, il giardiniere li avrebbe piantati dando quindi un effetto naturale alla fioritura; credo che i giardinieri di oggi non siano disponibili a questo, è già così difficile procurarsi qualche ora del loro lavoro!

Non sempre però conviene coltivare in terra: vasi, catinelle di zinco o mastelli di legno sono perfetti per i giacinti per esaltare al meglio colori e profumo e tenerli più vicini alle finestre in bella vista.

 

Una delle bulbose più coltivate per la sua facilità riproduttiva è il narciso spesso conosciuto in un’unica varietà. Pochi sanno che le varietà di colori ottenute attraverso incroci è grande: non solo per i colori che vanno dal giallo al bianco ma anche il rosato ma le varietà si distinguono anche dalla forma del fiore. Per i più esigenti la ditta Raziel ha creato anche la sezione dei narcisi storici oltre le 12 sezioni in cui sono state divise le varietà. Insomma c’è da perdere la testa solo per scegliere i narcisi!!

Mentre in giardino pianto Amaryliss belladonna a fioritura tardiva autunnale,  in casa non possono mancare d’inverno Amaryllis (Hippeastrum)nei vasi. Spuntano prima gli steli che portano  grandi fiori dai colori sgargianti anche se io preferisco i bianchi puri o quelli venati di verde, in seguito crescono le foglie. I fiori possono arrivare anche a 15 cm. l grandi bulbi (da 20 a 40 cm) si interrano fino alla spalla lasciando fuori il collo e si posizionano vicino ad una finestra avendo cura che abbiano molta luce ma non il sole diretto.

Tutti i bulbi devono essere concimati  quando si è formato lo stelo e prima che il fiore inizi a sbocciare, utilizzando un concime specifico. Concimando in maniera corretta anche dopo la fioritura e l'eventuale taglio dei fiori, ci assicureremo “l'ingrossatura” del bulbo e daremo allo stesso la possibilità di immagazzinare l'energia necessaria per la fioritura dell'anno seguente. Personalmente evito di concimare mentre è in fiore.

 

Un bulbo che generalmente pianto accanto alle rose per il suo grande effetto scenico è l’allium che fiorisce tardivamente ai primi di giugno con un pallone formato da piccolissimi fiorellini bianchi, celesti o blu portati da un lungo stelo. La grande varietà in commercio soddisfa tutte le esigenze.

E veniamo al bulbo per eccellenza il tulipano, dalla lunga ed interessante storia che parte dalle regioni centrali asiatiche raggiungendo l’Olanda solo nel 1570 e da lì diffondendosi in tutta l’ Europa.

Ogni anno mi trovo nell’imbarazzo della scelta ma in genere decido forma e colore senza dimenticare le altezze (stelo corto o stelo lungo). L’anno scorso ho accostato tulipani rosa pallido, con rosa più scuro ed un accento di un tulipano scurissimo “Negrita”. L’accento si usa con pochi fiori da mischiare alla massa di colore rosa. Di questo accostamento c’è un bellissimo esempio nel giardino di Virginia Woolf  in Inghilterra.

Quest’anno andrò sul colore arancione e il prugna. Per gli accostamenti spesso mi faccio ispirare dal sito di Sarah Raven, vivaista e scrittrice. sposata con Adam Nicolson, nipote di Vita Sackville- West, notissima  poetessa e botanica della prima metà del 900.

Altra regola che  non dimentico mai è quella di non togliere le foglie e i gambi siano a che non siano completamente secchi: so che esteticamente fa storcere il naso a tutti quelli che amano il giardino “pettinato”, ma è l’unico modo per far assorbire nutrimento al bulbo e garantire una fioritura l’anno successivo.

 

Non rimane altro che fare un ordine online vista la difficoltà di trovare i bulbi in varietà nei vivai, progettare le fioriture accostando i colori, piantarli ed aspettare la primavera. La soddisfazione sarà garantita.

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